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Le Donne Stradarole

La chiave per aprire tutte le porte

Raffaella Chiatti

Sora Lella Lotto 7

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Partigiana

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Donna della Resistenza e del popolo, è lei che ci consegna idealmente la chiave per iniziare ad aprire i nostri passaggi.

Nel settembre del '43, divenne partigiana del VII GAP, Gruppo di Azione Patriottica, come unica donna. Il suo lavoro alla Croce Rossa la esentava dal coprifuoco, rendendola una staffettaideale. Abitando vicino piazza Brin, aveva un punto d'osservazione strategico sulla strada di accesso al quartiere.

La Sora Lella, pur avendo messo a repentaglio la sua vita per la libertà di tutti, è stata dimenticata.

Noi vorremmo ricordarla insieme al suo quartiere.

Maria de Zayas

Scrittrice

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Maria apre la porta del Racconto, della narrazione al femminile, censurata, dimenticata e ancora poco ascoltata. Scrittrice spagnola del '600, per prima denunciò nei suoi racconti il ruolo subalterno della donna e la violenza di genere. Sollecitava le donne a cercare l'indipendenza e gli uomini a educarsi alla non violenza. C'era l'Inquisizione, alle donne veniva impedita la partecipazione a qualsiasi processo decisionale nella società e Maria narrò di donne che scelsero di opporsi ai ruoli preposti oltre ogni limitazione di genere, razza e classe sociale. 

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Lise Meitner

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Fisica

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Lise dischiude l'uscio della Scoperta. Nel periodo tra le Guerre Mondiali, la fisica austriaca, fu discriminata dal mondo scientifico in quanto donna. Rimase a lungo senza stipendio e senza accesso ai laboratori. Inoltre, fu discriminata a causa delle sue origini religiose, ebraiche, dall'avvento del nazismo. Anche se fu lei la prima a dare l'esatta intepretazione della fissione nucleare, non le fu assegnato il premio Nobel, che andò al chimico con cui collaborava, Otto Hahn.

Da pacifista, si oppose a un uso bellico della sua ricerca. Illumina così un altro passaggio, che ha difeso a discapito della sua carriera: la Pace.

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Hazel Scott

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Cantante e Musicista

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Nel nostro viaggio, Hazel, apre la porta della Trasformazione.

Bambina prodigio, pianista e cantante, vide l'apice del suo successo tra gli anni '30 e '50 nell'America carica di pregiudizi razziali. Si rifiutò di esibirsi nei luoghi in cui vigeva la segregazione e lottò per la difesa dei diritti delle donne.

Queste battaglie la fecero finire nella black list dei professionsti

del mondo dello spettacolo ritenuti antiamericani e filocomunisti.

L'Hazel Scott Show, la prima trasmissione televisiva condotta da un'afroamericana, fu interrotto alla prima puntata a causa della sua critica alle liste di proscrizione.

Ma lei continuò a suonare tutta la vita, così come noi continuiamo a tessere i ponti e i collegamenti con la nostra storia a piccoli e decisi passi.

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